mercoledì 4 luglio 2012

Serata Finalisti Premio Strega


Ieri sera, come promesso, sono stata a Viterbo per la serata dei finalisti del Premio Strega a Caffeina Cultura.
La rassegna si svolge in più punti della città, piazze, cortili, chiostri, ben segnalata dalla presenza di totem, desk point con programmi e cartine, hostess un po’ ovunque, persino una mega installazione al centro della piazza (vedi foto).
Le strade sono piene di gente, diversi i negozi aperti, bar e ristoranti gremiti.

Il nostro appuntamento è alle 22.30 al Parco del Paradosso, un delizioso giardino interno allestito per l’occasione. La platea si riempie velocemente, sul palco fremono i preparativi, in fondo lo stand Caffeina con le pubblicazioni dei vari autori a disposizione di chi volesse acquistarle.

Alle 22.50 circa arrivano gli ospiti, accolti da un applauso, e si accomodano in prima fila…si comincia!!
A parte il clima più fresco del previsto (avvezza ai 30 gradi serali di Roma il mio abbigliamento non era proprio adeguato alla temperatura, ragion per cui mi perdonerete il giubbino messo a mò di sciura) l’atmosfera è speciale: luna piena di rito e location resa suggestiva dalla  fitta vegetazione e dalle mura medievali che ne delimitano il perimetro.

Sul palco vengono invitati, in rigoroso ordine cronologico, gli scrittori tra i quali verrà scelto domani il 66° vincitore del Premio Strega: Gianrico Carofiglio, Marcello Fois, Lorenza Ghinella, Alessandro Piperno, Emanuele Trevi.
Sul maxi schermo viene proiettata di volta in volta l’immagine del libro candidato, mentre due bravi attori si alternano nella lettura dei brani scelti.

Le domande sono davvero ben fatte, il conduttore preparato e competente sui testi e sui percorsi dei singoli autori, non ci si annoia neanche per un attimo.

Sono rapita dai modi colti e regali di Carofiglio, dalla semplicità (e dall'accento sardo) di Fois, dalla dolcezza della Ghinelli, dall'aplomb di Piperno, dalla naturale simpatia che ispira Trevi (protagonista di un non programmato siparietto grazie al non educato intervento di un gruppo di giovinastri su un terrazzo adiacente, che ha strappato le risate dell’intera platea).

Tra tutti gli interventi vi regalo un aneddoto raccontato da Carofiglio a proposito dell'importanza della letteratura e delle parole in particolare (a tal proposito vi consiglio di leggere il suo saggio "La manomissione delle parole"). Cita uno studio dell’antropologo Bob Levy negli anni ’50 a Tahiti in cui si metteva in risalto un tasso di suicidi incredibilmente alto. Approfondendo si arrivò a scoprire che non esistevano, nel vocabolario degli abitanti, delle parole che indicassero la sofferenza morale, il disagio interiore. Ecco che, in mancanza di queste, molti reagivano “con gli atti a ciò che non potevano dire, sottolineando così il potere straordinario e trasformativo delle parole”.

Un'altro concetto che  ha attirato la mia attenzione e che offre spunti interessanti di riflessione è quello di Trevi sulla trasformazione della figura dell'artista, che se fino alla metà degli anni '70 era il "diverso",  colui che si distingueva nettamente dalla società, un"avanguardista", un "pazzo" (citava Pasolini, Pollock, Bausch), oggi si è conformato, adeguato, "piegato" alle logiche del marketing, e le sue espressioni sono, o meglio devono essere, dei "prodotti" da vendere. 

Azzeccata l’idea di abbinare, per semplice ispirazione o per diretta citazione nel testo, un brano alla fine di ogni intervento, eseguito live da pianoforte, percussioni e voce: "Stairway to heaven" dei Led Zeppelin, "Starman" di David Bowie.

Dopo i dovuti ringraziamenti, è il momento dei saluti e naturalmente degli autografi. Io ho portato con me “Il silenzio dell’onda”, firmato con dedica dal mio fantastico Gianrico (e siamo a due!)

Davvero una splendida serata, in una città che è sempre un piacere visitare.
Arrivederci a domani con Niccolò Ammaniti!!


In questo post indosso:

Tubino tartan Zara
Sandali Albano
Chiodo ecopelle Bershka
Pendente croce handmade (Mercato Monti)
Bracciale Lido Paris
Bracciale borchie Bijou Brigitte
Anello stella marina handmade
Shopper black Burberry







    Con Gianrico...



 
    disturbatrice....










    Il peso della cultura.....








1 commento:

  1. Questa volta c'è più di una cosa che mi ha colpito più degli autori e dei libri:
    - Il Parco del Paradosso è uno dei nomi più belli che abbia mai sentito!
    - "Starman" è una delle mie canzoni preferite in assoluto.
    - Il tuo vestito era spettacolare!
    :-)

    RispondiElimina